Recensione “Le campane di Nagasaki” di Takashi Paolo Nagai

 

TITOLO: Le campane di Nagasaki

AUTORE: Takashi Paolo Nagai

PREZZO: € 16,00

CASA EDITRICE: Luni Editrice 

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TRAMA: La mattina del 9 agosto 1944, ore 11.02 un aereo americano, un B.29, sganciò una bomba nucleare sulla ridente pianura di Urakami, vicinissimo a Nagasaki. I risultati sono numeri scolpiti nella storia, quasi 100.000 morti dei quali 40.000 allo scoppio della bomba a 470 metri d’altezza, la temperatura al suolo raggiunse 9.000 gradi e l’onda d’urto viaggiò a 2000 metri al secondo: devastazione totale. Nonostante il monito della bomba atomica, i rumori della guerra rimbombano assordanti: con la minaccia atomica la “scelta finale” che un singolo uomo potrebbe fare schiacciando il famoso “bottone”, sarebbe totale: l’estinzione del genere umano. Nagai è un sopravvissuto a questo straziante e terribile avvenimento. Si salvò perché al momento dell’esplosione si trovava nel reparto di radiologia, schermato proprio contro le radiazioni. La sua esperienza è tremenda. Leggere le pagine nelle quali descrive il momento in cui hanno “avuto sulla pelle” gli effetti della bomba, è agghiacciante: è impossibile mantenere il respiro normale, senza il groppo in gola; un malessere terribile, di colpo, sovrasta e pervade in maniera totale il lettore, colpito lui stesso dall’onda d’urto della bomba. La cosa più sorprendente è la positività e la forza di aiutare il prossimo e di non lasciarsi abbattere, l’umanità che Nagai e i sopravvissuti, appena dopo lo sgancio della bomba ebbero, nell’aiutare e soccorrere chiunque avesse bisogno. Nessuna recriminazione, nessun pathos contro il nemico. Solo amore per il prossimo.

RECENSIONE: “Le campane di Nagasaki” è stato uno di quei libri che ti fanno riflettere e che ti rimangono impressi, le dichiarazioni di Nagai sono state molto forti, lui ha assistito allo scoppio della bomba atomica nei pressi di Nagasaki e questo evento lo ha segnato nel profondo, non si aspettava una cosa del genere, soprattutto non si aspettava l’utilizzo e l’invenzione della bomba atomica. Tra le pagine di questo splendido libro, Nagai ci racconta del giorno dell’esplosione, del soccorso dei feriti e soprattutto dei danni che le radiazioni dell’atomica provocarono ai pochi sopravvissuti, ma la cosa che più viene messa in rilievo è lo stato d’animo del protagonista e di altri medici ed infermieri sopravvissuti alla catastrofe, il loro timore, la loro sconfitta, la paura ma soprattutto la voglia di andare avanti e non arrendersi. 

“Le campane di Nagasaki” è un libro che tutti dovrebbero leggere, fa molto riflettere sulla cattiveria umana, sul voler fare guerra, l’essere umano non è in grado di fare del bene, non è propenso al dialogo, quando vuole qualcosa attacca, e quale modo migliore se non dichiarare guerra? 

Ho amato questo romanzo e ve ne consiglio la lettura. 

CITAZIONI: “L’uomo, se ancora si può definire come tale, ha prodotto da una parte scienza, arte, costruzioni, civiltà, e dall’altra morte, distruzione, sterminio.”

“La bomba atomica è la forma più alta di democrazia, stermina tutti senza distinzione di ceto, soldi, potere.”

“Se i soldi impiegati per produrre queste armi fossero stati utilizzati per far star bene il genere umano, oggi, di certo, saremmo tutti più felici.”

“Nel corso della storia il nostro futuro e il nostro presente sono stati costruiti su fondamenta impregnate di sangue e dolore, e questo vale per le varie civiltà e per le varie religioni. Nessuno escluso. Eppure la guerra e la violenza tutt’oggi rimangono ancora l’unica soluzione pratica in ogni situazione.”

“Garrisce la bandiera del Sol Levante, garrisce al vento caldo dell’incendio, issata su una canna di bambù. Lo studente Nagai, la testa bendata, le maniche rimboccate, regge con le due mani la bandiera del Sol Levante fatta col sangue, ed essa sventola alta sul colle, in mezzo al fumo nero. La seguiamo in silenzio. Sono le cinque del pomeriggio. Così fu sconfitta, e divenne cenere, l'Università di medicina di Nagasaki.”

“La società umana diventerà più felice o più infelice con l’era atomica? L’umanità è riuscita a scoprire nel grembo del mondo questa spada preziosa che Iddio onnipotente vi aveva celato e ora, con questa stampa a doppio taglio in pugno, a quale danza si accingerà? Se saprà servirsene per camminare con quella sulla via giusta, noi assisteremo a uno stupefacente progresso della civiltà, ma, se non saprà utilizzarla a fin di bene, sarà la fine del mondo. Dal momento in cui si è impadronita di questa forza, l’umanità possiede la chiave del suo destino: la vita o la morte.” 

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